mercoledì 18 aprile 2018

Refrigeratori & refrigeratori criogenici

Nei sistemi di refrigerazione a ciclo chiuso, con lo scopo di fornire temperature solite della gamma domestica o commerciale, il gas refrigerante è compresso e poi condensato. L’evaporazione di questo avviene tramite una ‘strozzatura’ del flusso ed il gas, una volta evaporato, viene fatto tornare al compressore per completare il ciclo. Un semplice compressore a pistone rotante a stadio singolo è sufficiente per raggiungere una modesta pressione e l’efficienza richiesta. In questo caso i refrigeranti sono di solito gas puri, come il Freon.
La principale innovazione del refrigeratore criogenico consiste in un sistema di refrigerazione a ciclo chiuso che, pur operando in condizioni ambientali normali, fornisce temperature di raffreddamento che si trovano nel range delle temperature criogeniche, ovvero al di sotto dei 93 gradi Kelvin. Questo sfrutta un compressore lubrificato ad olio a singolo stadio e non richiede la presenza di scambiatori di calore a cascata o separatori di fase intermedia. Fornisce inoltre, in rapporto, una resa volumetrica elevata ad una pressione relativamente alta in unione con un refrigerante che comprime una miscela di gas tra i quali almeno uno è un gas criogenico come azoto, argon o metano.
I vantaggi di un sistema di refrigerazione di questo tipo sono principalmente l’abbassamento dei costi di produzione, di funzionamento e di manutenzione.

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